ECCO LA TELA NUMERO 46 COMPLETA DI RITESSITURA”REGOLE…LIBERTA’…”

 

 

Tela-46

 

 

 

 

 

immagine realizzata e concessa dall’ artista Mario Sesenna per le tele di Mariangela Gallazzi e Maurizio Alberto Molinari

 

Due “clochards” protetti dai loro cartoni

Ogni abbraccio sa di vita

e dalle loro “tante coperte”

dormendo incuranti del freddo.

mordendo polvere e cellulosa

Il desiderio di libertà, il rifiuto delle regole.

scegliendo l’aria e non la gogna.

La mente mi riporta donne conosciute al dormitorio.

Ogni ricordo un sogno

Raccontavano di aver dormito nel mezzanino della metro.

madido di realtà

Scaldandosi bevendo vino

Ora vedo donne che non conosco

saturo di insapidità

 

sulla panchina d’attesa di un metrò

con addosso due cappotti, la borsa vicina

piena di giornali e bottiglie…

Ogni bicchiere è inutile

 

Che tristezza vederle

a volte le sento parlare da sole

oppure insultare i passanti…

 

disponendo di lacrime e tavernello.

In queste borse

che contengono tutto il loro mondo

cosa avranno?

 

Ogni busta una sorpresa

 

E’ capitato che donne mi riconoscessero

e con un sorriso mi chiamassero

 

Ogni incontro un’accoglienza…

Mi sono fermata

e una volta una di loro

mi ha invitato

a sedere vicino a lei

e a mangiare

quello che aveva raccolto

dai vassoi abbandonati di un MC Donald…

Ogni pasto un avanzo

 

Queste persone  

hanno lasciato un segno

impresso nel loro ricordo.

 

Ogni segno un invito.

Un’esperienza forte il dormitorio,

solidarietà e aiuto reciproco

è la parola d’ordine

 

Ogni soffio di ieri

è un concerto di domani.

 

 

 

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5 commenti su “ECCO LA TELA NUMERO 46 COMPLETA DI RITESSITURA”REGOLE…LIBERTA’…”

  1. franco longhi il said:

    Dentro o fuori, se sei nell’ingranaggio devi vivere in un certo modo, sei fuori dall’ingranaggio non possiedi nulla, ma hai la libertà interiore. Tanto volte credo che chi vive fuori non voglia essere aiutato perchè l’ingranaggio stritola. Meglio non aver nulla allora!

  2. Spesso mi domando che cosa possa spingere una persona a scegliere di vivere per strada anche potendo non farlo, penso sia voglia di libertà, rifiuto di una società fatta di regole mai rispettate. Chi invece passa la notte nei dormitori si incontra con una umanità dolente e solidale, credo faccia una esperienza che effettivamente segna la vita.

  3. trudy1961 il said:

    La ricchezza che io ho acquisito con l’ esperienza dormitorio è quella interiore x la quale non serve avere soldi!!
    Non ho voluto abbandonare i parametri ..la vita di una società che in quel momento mi vedeva sofferente..
    Ho voluto a fatica rialzare la testa e dire..”La vita continua non voglio farla finire con il dormitorio!!!”

  4. Le figure evocate da queste immagini , da queste parole che suscitano immagini, immagini cui certamente tutti siamo abituati, perchè ormai nelle strade, negli angoli, nei pertugi, nei parchi, sotto i portici, davanti ai supermercati sono sempre di più quelle figure…E’ significativo che noi che, non siamo nella strada con loro, unanimemente parliamo della loro “libertà” – Che cosa! Veramente noi dovremmo vedere in loro la schiavitù dell’indigenza e invece poniamo l’accento sulla loro ‘libertà’ Vuoi vedere che schiavi siamo noi ?

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